lunedì 16 maggio 2011

tacchi alti. essere o apparire?


Fra i tanti libri che spesso amo leggere rigardanti lo stile, il mio preferito è "the One Houndred" di Nina Garcia, ricevuto a Natale dalle mie migliori amiche. Fra le righe leggo: "l'unico modo per capire davvero una donna è guardare cos'ha ai piedi". E' forse sbagliato? "Una donna con il tacco a spillo giusto è una vera forza della natura". Niente di più vero!
Sfogliando varie riviste al parrucchiere la settimana scorsa, mi imbatto in un articolo del settimanale Così riguardante proprio le scarpe, i tacchi alti e il parere di entrambi i sessi. "L'eleganza del proprio corpo è come la cultura scelta per bardare la propria intelligenza. Non è alternativa alla sostanza, è l'espressione estetica dell'interiorità e deve essere libera da condizionamenti morali. Il corpo è il tempio dello spirito. Gli abiti, le scarpe, per esempio, possono rivelare molti particolari della vita di una persona [...] L'abbigliamento, ciò che scegliamo per coprirci, mostra ciò che vorremmo apparire, le scarpe invece, ciò che siamo in realtà. [...]
Il tacco alto [...] rende la figura femminile più elegante, ma è anche un simbolo fallico evidente. La donna che sceglie questo modo di incedere non è più solo donna, è anche padrona, figura per nulla sottomessa, potenziale gladiatrice" 


E allora bando a quei giudizi che ritenevano la donna su tacchi a spillo superficiale e stupida.
Forse su 12cm di tacco ci riprendiamo quel potere che la troppa misoginia ci ha tolto?


Una donna con le scarpe brutte ti potrebbe conquistare? "No, soprattutto se sono quelle a terra... come si chiamano? Paperine... No... forse ballerine?"


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